L'ECONOMIA DEI PAESI EMERGENTI: UN MOTORE GLOBALE IN EVOLUZIONE
- Gabriele Tufi
- 23 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
L’economia dei Paesi emergenti, rappresenta uno degli sviluppi più dinamici e significativi dell’economia globale moderna.
Questi mercati stanno attraversando una fase di rapida industrializzazione e crescita economica, con impatti rilevanti sia sul commercio globale sia sugli equilibri geopolitici.

I mercati emergenti condividono alcune caratteristiche distintive. In primo luogo, hanno economie in rapida espansione, con tassi di crescita generalmente superiori rispetto ai Paesi sviluppati. Il loro modello è negli anni cambiato e sta ancora cambiando da un’economia agricola o basata sulle risorse naturali a un’economia più diversificata, con un’espansione significativa del settore manifatturiero e dei servizi.
Un’altra caratteristica è la crescita della classe media. Il miglioramento delle condizioni economiche ha portato all’aumento del potere d’acquisto e alla creazione di un mercato interno più robusto, che stimola la domanda di beni di consumo, servizi e tecnologie. Questo, a sua volta, attira investimenti esteri diretti che alimentano ulteriormente lo sviluppo.
Ma quali sono i fattori chiave della crescita?

L’Industrializzazione è sicuramente ai primi posti.
Molti Paesi emergenti stanno spostando la loro economia verso la produzione industriale. Questo passaggio crea posti di lavoro e aumenta la produttività stimolando l’innovazione.
Anche un fenomeno come l’urbanizzazione sta avendo un impatto decisivo.
L’afflusso di popolazioni rurali nelle città in cerca di migliori opportunità economiche ha portato alla crescita dei centri urbani e ha stimolato quindi investimenti in infrastrutture.
Una spinta all’utilizzo tecnologico sempre più facilitato e l’accesso a Internet stanno accelerando lo sviluppo economico, consentendo a molte aziende di migliorare l’efficienza e raggiungere mercati globali.
L’esportazione di materie prime rimane uno dei fattori determinanti per queste economie, forse ancora troppo legate a questo aspetto che però sostiene le relazioni con i paesi sviluppati, nella grande maggioranza dei casi.
Un’eccezione su questo aspetto va fatta per la Cina, che dopo le lunghe chiusure Covid ha spinto le grandi aziende mondiali a cercare di diversificare a livello geografico la loro produzione, rivolgendosi principalmente a India e Indonesia tra gli altri.

Nonostante le ottime prospettive, i mercati emergenti devono affrontare diverse sfide. La volatilità economica, legata a fattori come l’instabilità politica, la troppa dipendenza dalle esportazioni di materie prime e le fluttuazioni delle valute, può creare incertezze per gli investitori. Inoltre, molte economie emergenti devono ancora affrontare problemi strutturali come la corruzione, l’inadeguatezza delle infrastrutture e la disuguaglianza sociale.
Tuttavia, le opportunità rimangono significative. L’adozione di politiche economiche più inclusive e di riforme strutturali potrebbe rafforzare la resilienza di questi Paesi e garantire una crescita sostenibile a lungo termine. Inoltre, il ruolo crescente dei mercati emergenti nel sistema finanziario globale, attraverso l’aumento delle riserve valutarie e la partecipazione a istituzioni come il BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), indica una maggiore influenza politica ed economica sulla scena mondiale.
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