COSA SONO I TITOLI "GROWTH"

I titoli Growth sono azioni di aziende che presentano tassi di crescita elevati, sia in termini di fatturato che di utili, e che reinvestono gran parte dei profitti per sostenere questa espansione.

Si tratta di aziende innovative e il loro potenziale di guadagno a lungo termine è ciò che spesso attira gli investitori, nonostante le oscillazioni che questi titoli possano subire nel breve.

Ripercorriamo le varie fasi di mercato che hanno caratterizzato la forte crescita di questo settore, che è fortemente correlata all’andamento dei tassi d’interesse.

La Nascita del Tech

Negli anni ‘80, l’abbassamento dei tassi di interesse negli Stati Uniti permise a molte aziende tecnologiche emergenti di ottenere capitale a basso costo, contribuendo a lanciare quella che è oggi conosciuta come la prima grande ondata tecnologica.

Aziende come Apple e Microsoft riuscirono a raccogliere finanziamenti che investirono in ricerca e sviluppo, accelerando l’innovazione. La caduta dei tassi a metà degli anni ’80, dovuta alla fine della stretta monetaria della Fed, favorì una fase di crescita che consentì a queste società di consolidare la loro posizione nel nascente settore tecnologico.

L’Euforia Dot-Com

Siamo intorno alla fine degli anni 90 e con l’abbassamento dei tassi d’interesse all’inizio e alla metà degli anni ’90, il settore tecnologico vide un periodo di rapida espansione, culminato poi nella bolla delle dot-com del 2000.

Le aziende del settore internet attirarono ingenti investimenti grazie al basso costo del denaro e al crescente entusiasmo verso il potenziale della rete. Google, Amazon e altre aziende che oggi sono leader del settore emersero in quegli anni, approfittando del basso costo d’indebitamento per espandersi. Molte imprese, però, non riuscirono a sopravvivere alla correzione del 2000 ma quelle che ce la fecero poterono beneficiare di un vantaggio competitivo.

Crisi Finanziaria del 2008: La Rivincita del Settore

La crisi finanziaria globale del 2008 vide una forte risposta delle banche centrali, che abbassarono drasticamente i tassi per sostenere l’economia. Questo periodo fu cruciale per aziende come Facebook, che stava emergendo come il primo grande social network, o Netflix, che iniziò a trasformarsi da servizio di noleggio DVD a colosso dello streaming. Anche Amazon espanse rapidamente il suo business in quegli anni. Con i tassi quasi a zero, queste aziende poterono beneficiare di capitali a basso costo, investendo pesantemente nell’espansione e nell’innovazione, diventando leader nei rispettivi mercati.

La Pandemia di Covid-19

Un caso che sicuramente ricorderemo meglio è la più recente pandemia del 2020, dove le banche centrali abbassarono nuovamente i tassi d’interesse per fronteggiare l’emergenza economica. Le aziende Growth, specialmente quelle del settore tecnologico, conobbero una fase di crescita esplosiva, favorita dalla domanda di soluzioni digitali e remote.

Zoom, ad esempio, divenne essenziale per il lavoro a distanza, mentre le piattaforme di e-commerce come Shopify e Amazon registrarono una crescita significativa grazie al boom delle vendite online, unico canale aperto durante i vari lockdown.

La storia dimostra quindi come le aziende Growth abbiano la capacità di sfruttare i periodi di abbassamento dei tassi per raccogliere fondi a costi contenuti, accelerando la loro crescita e consolidando la loro posizione sul mercato.

Rischi da considerare?

Queste aziende sono caratterizzate da una volatilità elevata nel breve periodo, l’incertezza sulla crescita futura spesso comporta maggiori variazioni dei prezzi rispetto a titoli di aziende più mature.

Inoltre il ritmo dell’innovazione è elevato e alcune aziende potrebbero non riuscire a mantenere il vantaggio competitivo, data la forte concorrenza sul mercato.

In ultima istanza, ma non per importanza, va analizzato il ciclo economico appunto e sapere che possibili rialzi dei tassi inattesi (o mancati abbassamenti) potrebbero portare i prezzi a scendere velocemente nel breve periodo.